Fonosismologia, un approccio nuovo all'analisi sismica
e per la ricerca dei precursori sismici

di Mauro Mariotti

Pagina aggiornata il
22 Novembre 2002
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Questa pagina era in origine a supporto dell'articolo pubblicato da Andrea Cellini, Mauro Mariotti e Francesco Nucera sul numero n.73 del periodico scientifico Ambiente Risorse e Salute. Qui potrete trovare, immagini e link utili a chi volesse ripetere l'esperienza di analizzare i sismogrammi in accelerazione audio.

Cos'è il rumore in sottofondo alla pagina iniziale?



In questa sezione sono riportati i seguenti argomenti

Fonosismologia
    Il sistema
    I rumori artificiali
    Un sisma locale
    Un precursore "a carica di condensatore"
    Un precursore "a impulsi"
    Potenziali precursori a bassissima frequenza

Sequenza sismica della crisi Molisana dell'Ottobre-Novembre 2002

Siti di interesse
Ultimi sviluppi
Ricerche effettuate recentemente nel web

Conclusioni




Sequenza sismica della crisi Molisana dell'Ottobre-Novembre 2002

I dati relativi alla crisi sismica del Molise dell'Ottobere e Novembre 2002 sono ancora in analisi.
Non abbiamo rilevato alcun precursore degno di nota. Pubblichiamo tuttavia alcuni spettrogrammi e i relativi files wav lunghi circa 50 minuti ciascuno per dare un'idea di cosa si può ascoltare usando la tecnica dell'accelerazione audio dei sismogramimi.
Data l'intensità del movimento del suolo i sismometri sono andati spesso in saturazione distorcendo la qualità del segnale ma l'idea della potenza del terremoto viene trasmessa in modo inequivocabile.


Spettrogramma del 31-10-2002 ore 11.00 UTC circa
La prima traccia è la scossa di magnitudo 5.6 sulla scala Richter.
Potete ascoltare il relativo file WAV cliccando qui.
 


Spettrogramma del 01-11-2002 ore 16.00 UTC circa
La prima traccia è la scossa di magnitudo 5.5 sulla scala Richter.
Potete ascoltare il relativo file WAV cliccando qui.
 


Spettrogramma del 10-11-2002 ore 12.00 UTC circa
La prima traccia è la scossa di magnitudo 3.7 sulla scala Richter.
Potete ascoltare il relativo file WAV cliccando qui.
 




Fonosismologia
Fonosismologia è un neologismo coniato da Mauro Mariotti e Andrea Cellini nell'aprile del 1999 quando iniziarono a catalogare i rumori captati dalla loro stazione sismica privata. Il metodo si propone di dare una descrizione "organolettica" del segnale sismico registrato da un sismometro o da un accelerometro.  Mentre a tutt'oggi non si può dire di aver identificato un pattern sempre riconoscibile come "precursore sismico" si può affermare che sono evidentemente presenti dei segnali precursori interessanti.

Le informazioni contenute in questa pagina sono una integrazione multimediale all'articolo in oggetto e vengono costantemente aggiornate man mano che si identificano altri segnali potenzialmente candidati a diventare "precursori sismici".


Il sistema
L'approccio si basa sulla metodologia dell'accelerazione di segnali sismici registrati in forma digitale fino alla soglia di intelleggibilità uditiva. Si usano per questo i file WAV.
I segnali sismici sono dell'ordine di qualche Hz (oscillazioni al secondo) e pertanto al di sotto della soglia di percezione dell'orecchio umano che arriva a percepire i toni "bassi" fino ad un minimo di 30-50 Hz. Alcuni segnali subsonici sono percepiti per esempio da alcuni animali come cani gatti e galline, animali da cortile che spesso si agitano nei primi istanti che precedono l'arrivo di un sisma. Non si conosce ancora se questi segnali possano essere di origine meccanica (percepiti attraverso il contatto delle zampe con il suolo) o di origine elettromagnetica (percepiti a livello di qualche organo sensibile alle emissioni RF) sta di fatto che per sopperire al deficit uditivo e sensitivo dell'uomo si può usare il metodo dell'accelerazione dei segnali per "isolare" eventuali precursori con una analisi retrospettiva.


I rumori artificiali
Usando questo metodo si può esaminare il rumore presente al suolo in una vasta area.
Si potrebbe supporre anche l'utilizzo del sistema per una indagine sanitaria sull'impatto delle frequenze subsoniche sull'organismo.
Nel file che segue sono facilmente distinguibili i mezzi pesanti in transito. Dalla durata dei segnali e dalla collocazione del sensore si è poututo stabilire che il segnale di un autotreno carico è percepibile ad almeno 1.5 km di distanza dalla posizione del sensore.
L'accelerazione del file è di 500 volte la velocità originaria. Ad un ascoltatore attento non passerà inosservato l'effetto doppler subsonico.

Download Rumore di mezzi pesanti.


Un sisma locale
Il file che segue riguarda un evento sismico occorso il 10 Ottobre 1999 pari ad una magnitudo locale di 4.8 Richter a circa 100Km dalla stazione di rilevamento.
Non sono stati identificati precursori.

Download Evento di Rieti del 10 Ottobre 1999 ML4.8.


Un precursore "a carica di condensatore"
Questo precursore chiamato "a carica di condensatore" evidenzia una frequenza che appare dalla parte bassa della finestra di udibilità e sensibilità del sensore aumentando con un andamento parabolico, alla sommità della parabola proprio in coincidenza con l'arrivo della frequenza a circa 1 Hz si ha un sisma.
Il segnale scompare con il terremoto. Non è ben udibile, con l'ausilio di un analizzatore di spettro diventa estremamente evidente.
L'evento è relativo ad un sisma di magnitudo 4.8 in località Valfabbrica.
Il segnale precorre il sisma di circa 2 ore.

Download Il sisma di Valfabbrica del 22 Giugno 2000

Nella figura la linea orizzontale più chiara rappresenta la frequenza di risonanza del sensore che è di circa 1 Hz. La traccia rossa e gialla in verticale rappresenta il sisma, che essendo molto vicino alla stazione di rilevamento ha saturato il segnale, l'analisi spettrale interpreta così emissioni di energia su tutte le frequenze del grafico tra gli zero e i 10 Hz circa. Quello che interessa è il debole segnale che è assente alla estrema sinistra del grafico e appare iniziando verso circa 0.5Hz il segnale va a crescere in frequenze fino a convergere verso il punto in cui poi troviamo il segnale dell'evento sismico.
Che sia un segnale avvertibile dagli animali o in forma meccanica o elettromagnetica questo è ancora oggetto di studio.


Un precursore "a impulsi"
Questo precursore, che potremmo chiamare "ad impulsi" nel senso che è costituito da dei "tremori" cadenzati, si è verificato sia prima del sisma che subito dopo.
Il segnale è ben udibile anche se a causa dell'accelerazione il file è di breve durata, con successivi riascolti si può identificare bene e ancor meglio usando l'analizzatore di spettro audio.
Il segnale precorre il sisma di circa 30 minuti.

Download Il sisma di Badia Tebalda del 29 Aprile 2001


 

Il segnale precursore qui rappresentato è di natura diversa. Probabilmente per la diversa natura sismogenetica. Anche qui troviamo una preponderanza di segnale nell'ordine di frequenze intorno alla frequenza di risonanza del sensore che qui è un po' più elevata e cioè di circa 1.4 Hz. Il sisma è evidenziato dalla banda gialla verticale sulla parte destra della figura. Proprio pochi minuti prima del sisma troviamo una serie di impulsi emessi su parecchie frequenze ma non su tutte e ne troviamo 6 prima del sisma e 2 o forse 3 dopo il sisma.
La cadenza di questi impulsi nonchè la assoluta atipicità (mai osservati prima) ne fanno un particolare soggetto di studio.
Sono ben conosciuti gli impulsi generati dai disturbi civili intorno ai sensori (passi di persone, auto di passaggio eccetera) ma questi non producono segnali di questo genere. I disturbi di piccola entità in estrema prossimità dei sensori producono di solito dei "bump" simili al colpetto di un dito su un microfono amplificato questo, se lo ascolterete, assomiglia ad un effetto mitraglia, una emissione su più frequenze in modo ritmico.


Potenziali precursori a bassissima frequenza per i telesismi
La presenza di segnali prima e dopo il sisma troverebbe conferma dagli studi fatti dal gruppo di ricerca sulle ELF (Extreme Low Frequency) http://www.elfrad.com. Ciò potrebbe non essere strano, in definitiva un sisma potrebbe essere solo un evento culminante di una serie di concause coinvolgenti alcuni meccanismi forse ancora sconosciuti perduranti non solo per mesi e anni prima di un sisma ma anche per un successivo periodo di tempo. Il gruppo ELFRAD che si occupa espressamente di anomalie elettromagnetiche a bassissima frequenza riconosce che segnali precursori sono presenti prima e dopo un sisma.

Un esempio di questi potrebbe essere il segnale captato in occasione del devastante terremoto di Taiwan nel Settembre del 1999

Download Taiwan 20 Settembre 1999
Sono tre file TAIW1.WAV x 4000 la velocità originale, TAIW2 x 8000 e TAIW3 x 16000 sul quale è nettamente avvertibile il precursore col suono simile ad un jet che inizia subito qualche istante dopo l'inizio della riproduzione audio.

Download Turchia del 10 Dicembre 1999
Un singolo file a velocità x 8000. La qualità dei dati digitali non sono eccezionali ma è avvertibile anche qui il segnale precursore.

La figura che segue si riferisce al sisma di Taiwan del 20 Settembre 1999.

La figura rappresenta lo spettro di segnali registrati nel giorno 20 e 21 Settembre 1999, le aree nere indicano assenza di segnale quelle colorate dal blu al giallo indicano segnale in intensità crescente. Le linee verdi sono state tracciate a mano per evidenziare l'andamento del segnale precursore. Il segnale sembra avere uno strascico anche dopo il sisma e non sembra appartenere alla risonanza della crosta dopo l'evento ma sembra essere correlato all'evento stesso.

Questa figura illustra l'andamento di intensità delle frequenze comprese tra 0.23 e 0.27 Hz registrate nelle 46 ore precedenti il sisma di Taiwan Ms6.75 del 20 Settembre 1999 ore 17:47 GMT e le successive 68 ore. Il sisma è avvenuto nel momento in cui il grafico traccia l'ora 340 la scala Y non è esprimibile in una unità di misura ma indica in modo scalare l'intensità del segnale.


 

Recentemente abbiamo costatato pochi altri casi che attivano segnali come quelli descritti sopra. Non sappiamo dare una spiegazione nemmeno teorica su questo fenomeno. Rimane il fatto che questo è un segnale che riteniamo sia da tenere sotto osservazione per creare una casistica adeguata. Probabilmente segnali simili vengono attivati anche da fattori diversi che non hanno a che fare con eventi sismici o meglio, non direttamente.
Sono stati osservati questi segnali anche in occasione di perturbazioni atmosferiche. Allo stesso tempo durante perturbazioni atmosferiche non sono state osservate variazioni spettrali significative. Questo avvalora l'ipotesi di una relazione tra le variazioni di tensione crostale e diversificazione della risposta in frequenza di aree geologicamente attive.


Conclusioni
Al momento non si può certo affermare di avere "scoperto" un precursore stabile e ripetitivo. Si è però entusiasti che il tipo di approccio "fonosismologico" abbia avuto successo. L'identificazione di pattern subacustici usando le tecniche di accelerazione digitale analizzati da un orecchio "esperto" potrebbe dare risultati sorprendenti se eseguito nell'ambito di una sperimentazione mirata (su siti geologicamente attivi) con strumentazione più adeguata e/o progettata appositamente.


Siti di interesse

Earthquake forecast with Acoustic Emission
http://www.deci.com/poe.htm

Precursori ELF prima e dopo gli eventi sismici
http://www.elfrad.com

RadioGeofonia (Progetto GAIA) di Adriano Nardi
http://space.tin.it/scienza/adnardi

Spectrogram by Richard Horne
http://www.monumental.com/rshorne/gram.html


Ultimi sviluppi
Recentemente abbiamo trovato in internet, altre ricerche compiute da altri ricercatori riguardo alla "audificazione" dei segnali sismici. Il termine è diverso ma il concetto è lo stesso espresso in queste pagine. Non avevamo avuto il piacere di leggere questi lavori prima se non da poche settimane, poi effettuando ricerche con le parole chiave "seismic" e "audification" abbiamo trovato altri links che si riferiscono a lavori compiuti dal 1995 ad oggi. Siamo fermamente convinti che questa sia una strada produttiva per la ricerca di precursori attendibili. Sembra improbabile che tutti i terremoti rilascino effetti meccanici "precursori", traducibili in segnali traslabili sullo spettro acustico, ma se anche una minima percentuale di terremoti potesse essere identificata a priori contribuendo alla limitazione dei danni, questo sara sempre e comunque vantaggioso. Si è altresì convinti che lo studio fonosismologico della genesi sismica potrà contribuire a completare la conoscenza sia delle zone sismogenetiche conosciute che delle ignote.


Ricerche effettuate recentemente nel WEB
Recentemente ho costatato che su internet ci sono lavori pubblicati riguardo a questo tipo di ricerca. Non erano saltati fuori fino a che non si è provato a dare come parola chiave "audification".
Sono molto interessanti...

http://geology.heroy.smu.edu/~hayward/

http://www.techfak.uni-bielefeld.de/ags/ni/projects/datamining/datason/datason_e.html

http://computing.unn.ac.uk/staff/cgpv1/caitlin/Downloadables/Thesis/Chapter%202.pdf

http://www.acoustics.hut.fi/icad2001/proceedings/papers/dombois.pdf

http://www.icad.org/websiteV2.0/Conferences/ICAD97/Valenzuela.pdf

http://www.nada.kth.se/~fredrikw/lic/Licentiate_thesis.pdf


Cos'è il rumore in sottofondo alla pagina iniziale?
Il segnale sonoro è relativo al sisma di magnitudo 8.3 della scala Richter, Camana, Peru, nel 2001.
Il suono è ricavato attraverso l'accelerazione del segnale sismico registrato in digitale (segnale subsonico) fino a traslarlo nella gamma dei suoni udibili.
La registrazione è avvenuta dall'italia. Se si ascolta attentamente si può avvertire il suono riprodursi distintamente tre volte. Le onde sismiche hanno percorso la superficie terrestre facendo suonare il pianeta come un gigantesco gong...